Indirizzo
AGRITURISMO 25
Via del Campo 1
42032 Ligonchio/Ventasso (RE)
Italy
Telefono
0522 899302
T. Mobile
335 6128190
emiliapaoli@libero.it
AGRITURISMO 25 aderisce ad un progetto dedicato all'accoglienza delle famiglie e dei bambini realizzato dall' Atelier "Di Onda in Onda" presso la Centrale di
Ligonchio.
L' AGRITURISMO 25 offre ai suoi ospiti una grande varietà di sapori genuini, caratterizzati da una gastronomia legata alla tradizione montanara, basata sulla semplicità dei prodotti locali ed accompagnata da una cantina ben fornita di vini in prevalenza emiliani e romagnoli.
Prepariamo tutti i piatti con fantasia e creatività, utilizzando soprattutto i prodotti dell'agriturismo trasformandoli direttamente "dalla terra alla tavola" come grano, farro, ortaggi, pollame, uova, piccoli frutti, ecc.. inoltre valorizziamo ciò che offre la fauna locale proponendo selvaggina autoctona.
Potrete anche gustare colazioni con il pane e le marmellate fatti in casa, oppure, torte e biscotti anch'essi casarecci.
Solitamente offriamo un menù fisso con piatti tipici, i prezzi si aggirano attorno ai 20-25 euro e possono variare in base alle bevande scelte per accompagnare le nostre portate.
Non esitate a CONTATTARCI informandoci di eventuali intolleranze o allergie a cibi vari.
GIORNATA DELLA CASTAGNA 13 Ottobre 2013
MENU’
Frittelline con salsa di ricotta e menta al rosmarino
Testaroli con crema di noci
Minestra di castagne
Rotolo di maiale ripieno
Zuppa inglese di castagne
Coppette di castagne e mascarpone
VINI CONSIGLIATO
Gutturnio fermo (Cantina Vicobarone)
L’ALBERO DEL PANE
Il castagno è un’antica pianta, il nome dal latino “Castanea Sativa” indica come veniva coltivata da tempo, profondamente radicata nella cultura e nell’economia delle popolazioni di montagna. La sua diffusione è dovuta quasi esclusivamente dall’ uomo, il castagneto è sempre una piantagione, mai spontanea. Il castagno europeo in realtà non è specie originaria dei nostri ambienti, poiché la sua coltivazione fu introdotta dai Romani, ma è sulle montagne del nostro Paese che il castano sembra aver trovato la sua collocazione ideale, infatti alcune località dell’Appennino emiliano- romagnolo, soprattutto nelle province di Reggio, Modena e Bologna, si possono ancora incontrare vere e proprie piante monumentali.Sono i “castagneti matildici”, così detti perché fu la Contessa Matilde di Canossa (1046 – 1115) a volerne l’impianto.
Figlia del Marchese Bonifacio di Canossa, Matilde si trovò a governare un territorio che si estendeva da Mantova ad Arezzo, dal mare Adriatico al Tirreno. E’ storicamente accertato che Matilde diede impulso allo sviluppo dell’agricoltura nei propri territori. Mostrando grande intuito promosse la diffusione del castagno sull’Appennino. Molti boschi, inadatti ad essere riconvertiti a terreni arabili, furono trasformati in castagneti. L’impianto dei castagneti avvenne secondo uno schema ben preciso. Ogni pianta distava dalle vicine dieci metri, e nel loro insieme i castagni formavano filari che declinavano verso il fondovalle, seguendo le linee di massima pendenza. Questo schema è detto ancora oggi “impianto matildico”. La tradizione racconta che Matilde pensò di donare piante di castagno ai poveri che bussavano alle sue porte per mendicare cibo, pagandoli perché le mettessero a dimora. Con il tempo i castagni avrebbero assicurato ai sudditi un dono molto più prezioso di una semplice elemosina. Una fonte di cibo capace di sostentarli per anni; un dono che sarebbe stato tramandato alle future generazioni. Qualcosa che andava oltre l’estemporaneo beneficio di un’elemosina. Così, per secoli i castagni di Matilde hanno contribuito a sostentare le genti di montagna come lo dimostrano gli appellativi quali “albero del pane” o “pane dei poveri” testimoniando la forte dipendenza alimentare ed economica di quelle genti dal castagno.
Le castagne ricche di glucidi sono particolarmente utili per astemia fisica e mentale, allentano lo stress e la fatica; energetiche e ricche di fibre consigliate contro l’anemia e le influenze stagionali grazie all’elevato contenuto di sali minerali, ferro, fosforo, potassio, magnesio e calcio.